Un’esistenza improntata a un maggiore dinamismo ha mutato il rapporto delle persone con i pasti e con la tavola che li ospita, quando li ospita. Di conseguenza anche al rito dell’apparecchiare la tavola vi si presta molta meno attenzione di un tempo, o al più lo si confina solo in occasione di feste importanti. Tuttavia, quando si ha un po’ di tempo, è bene non esimersi dall’ apparecchiare la tavola, per tante buone ragioni.
Apparecchiare la tavola è rilassante, divertente e creativo. Avendone la possibilità si puà fare ricorso a numerose varianti, in funzione del pasto che si intende preparare, di eventuali ospiti o ricorrenze.
Un pasto informale, in compagnia di amici, ci consente di allestire una tavola informale, non stoviglie di fattura semplice ma gradevole, ispirate a temi naturali con decorazioni e colori delicati ed essenziali. I bicchieri per il vino e l’acqua devono essere selezionati sulla falsariga delle stoviglie così come la tovaglia. Un pasto informale trova il suo impiego in situazioni all’aperto, tipo giardino e terrazzo.
Le classiche tovagliette in vimini o in altro materiale, possono tranquillamente sostituire la tovaglia in occasione di pasti minimali, ossia di pasti sobri, consumati in un lasso di tempo preciso, in ambito familiare o in presenza di un amico. La scelta delle tovagliette deve tenere conto del materiale con cui sono fatte, quelle di vimini, per quanto piacevoli, tendono a sporcarsi in fretta ed essendo non sempre facilmente lavabili, vanno cambiate con frequenza.
Ovviamente il discorso cambia totalmente in occasione delle ricorrenze: Natale, Pasqua, onomastici, compleanni, anniversari. In casi come questi, apparecchiare la tavola richiede una cura maniacale. Quando possibile sarà divertente usare tovaglie a tema, legate alla ricorrenza si, ma sobrie ed eleganti. Discorso simile va fatto per stoviglie e bicchieri, anche se talvolta ci si deve confrontare col numero degli inviati in relazione ai servizi di piatti e bicchieri disponibili.
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