Quante volte vi siete trovati fastidiosamente attanagliati dai bruciori di stomaco, magari dopo aver mangiato anche se non smodatamente?
Almeno il 10% degli italiani, oggigiorno, ne soffre. Non si tratta di qualcosa di grave ma nemmeno di qualcosa da prendere sottogamba.
Anzitutto, vediamo di chiarire di cosa si tratta: i bruciori di stomaco sono un sintomo abbastanza doloroso (o comunque fastidioso) alla base del quale potrebbe esserci disturbi quali reflusso gastro-esofageo.
In quest’ottica, i bruciori di stomaco sono un prezioso campanello d’allarme e pertanto, se essi persistono o si cronicizzano, dobbiamo consultare un medico e farci prescrivere degli esami di accertamento.
Se tuttavia, come nella stragrande maggioranza dei casi, i bruciori di stomaco sono episodici e non riconducibili specificamente a una delle patologie sopra elencate, allora essi potrebbero essere un disturbo psico-somatico.
Molti di noi infatti tendono a somatizzare, cioè a scaricare tossine e veleni di origine organica ma anche psichica, su una determinata parte o area del corpo, molto di frequente infatti il nostro corpo sceglie un cosiddetto organo-bersaglio, quali la testa, l’epidermide, stomaco e intestino, la schiena, il collo... e su di esso scarica la negatività accumulata ogni giorno.
Il problema di questo processo è che si tratta veramente di un processo di accumulo, quindi alla lunga si creano accumuli di tossine che potrebbero veramente farci ammalare e a quel punto il problema diventare assai più serio e calcificato nel tempo.
Secondo l’antica tradizione vedica, lo stomaco, così come anche il fegato, la milza, la cistifellea e l’intestino, è riconducibile al terzo chakra, Manipura, il chakra del fuoco, detto anche plesso solare.
È un punto energetico sensibilissimo e ha a che fare con la forza di volontà e la nostra capacità di stare in relazione con gli altri, di prendere decisioni e di difenderci dagli attacchi esterni.
Anche altri importanti tradizioni, come la medicina cinese o quella della Grecia antica, individuano nell’area dello stomaco la sede di connessioni vitali e un centro energetico importantissimo per l’organismo: taluni affermano infatti che il nostro vero cervello sia proprio lo stomaco.
Tenendo conto di questo insegnamento, potremo interrogarci su quali connessioni vi siano fra i nostri bruciori di stomaco e gli aspetti della nostra vita connessi al terzo chakra, e rimanere sorpresi di quanto il corpo sia lo specchio del nostro vissuto, e da lì intraprendere un percorso di auto-guarigione o auto-consapevolezza, dalla meditazione alla psicanalisi (oggi vi è solo l’imbarazzo della scelta in termini di discipline mediche e olistiche per la cura delle ferite della psiche umana), e magari attuare dei miglioramenti.
Ciononostante, o meglio: in aggiunta a questo, non bisogna trascurare i sintomi del bruciore di stomaco proprio in virtù di quanto detto sopra: iniziare a prendersi cura dei sintomi significa, in parte, abbracciarne anche le cause, dunque perché soffrire?
Assumendo un prodotto che combina l’effetto inibente del reflusso gastrico e una pellicola protettiva per le pareti dello stomaco (attaccate dagli acidi digestivi prodotti in eccesso), come Maalox®, proteggiamo il nostro stomaco da lesioni che altrimenti potrebbero aggravarsi e non sentiamo più dolori e fastidi che ci rovinano la giornata o la nottata.
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