Dieta per combattere la cellulite

La vitamina C occupa un posto di rilievo in una dieta per combattere la cellulite grazie alle sue proprietà tendenti favorire la microcircolazione a livello sottocutaneo. Photo by Văn Ngọc Tăng on Unsplash

Per mezzo di una calibrata dieta per combattere la cellulite è possibile in un arco di tempo ragionevole ottenere risultati insperati. Per comprendere i vantaggi insiti in una corretta alimentazione occorre innanzi tutto sfatare il mito del digiuno. Infatti qualsiasi nutrizionista o dietologo non indicherà mai il digiuno totale come strumento per dimagrire o come  dieta per combattere la cellulite. La cosa può sembrare solo apparentemente incongruente poiché anche in caso di totale digiuno, l’organismo metabolizza prima le proteine e solo successivamente i grassi. Per questa ragione un digiuno totale finirebbe per intaccare la massa muscolare senza apprezzabili risultati sulla massa adiposa, almeno nella fase iniziale.

Del resto le problematiche legate alla cellulite riguardano solo in parte la presenza di adipe, sono infatti i problemi di ritenzione idrica a determinare l’insorgenza della cellulite. Una dieta per combattere la cellulite non può prescindere dall’ingestione giornaliera di un robusto quantitativo di acqua, almeno 1.5 – 2 litri quotidiani. Bere grandi quantitativi di acqua aiuta l’organismo a rimuovere scorie, tossine e liquidi in eccesso, oltre a rendere la pelle infinitamente più bella già a partire dai primi giorni. Al controllo della cellulite un grosso aiuto può venire anche dalle vitamine, la C in particolare e forse anche la D.  La vitamina C, contenuta abbondantemente negli agrumi e nell’ananas, ha il pregio di favorire la microcircolazione a livello sottocutaneo favorendo così il drenaggio dei liquidi in eccesso. Anche il sedano risulta essere assai ricco di vitamina C, al punto di essere consigliato come alimento di apertura dei pasti principali.

La vitamina D, rispetto alla C, agisce in maniera indiretta relazionandosi prevalentemente la massa grassa. In realtà affianco ad una scuola di pensiero che vede la vitamina D come elemento dietetico, c’è chi sostiene che la carenza di vitamina D nelle persone obese non postula necessariamente le sue proprietà dimagranti. Detto questo, assumere la vitamina D attraverso gli alimenti non è esattamente la cosa più semplice, infatti l’alimento che più ne contiene è l’olio di fegato di merluzzo, non esattamente una prelibatezza. In questo caso è ancora una volta la bella stagione a venirci in aiuto. L’esposizione anche parziale e moderata di parti del corpo alla luce solare estiva, stimola l’organismo a produrre vitamina D con tutti i benefici che ne derivano.

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Roberto S.

Laureato al Dams indirizzo musicale con una tesi di laurea in filosofia della musica, si divide tra la redazione di contenuti promozionali e la programmazione lato web per il mondo Linux e Microsoft. Nel poco tempo libero che gli resta trova anche il modo di suonare il sax.

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