Sono ancora molte le persone che trascurano di iniziare la giornata all’insegna dell’energia e della salute. Questi individui sono quelli che rinunciano alla colazione o che la assumono in modo scorretto o in quantità insufficiente.
Acclarato il dato secondo cui la colazione non va assolutamente saltata, è adesso utile analizzare quali cibi utilizzare per la colazione. Il classico primo pasto che piace tanto agli italiani, ossia brioche e cappuccino, non è disprezzabile di per sé, soprattutto grazie alla diffusione di caffetterie vegane la cui produzione dolciaria è fatta in casa e con ingredienti accuratamente selezionati. Tuttavia non si può fare a meno di notare come queste colazioni siano quasi sempre prive di frutta. Assumere frutta a colazione è una pratica salutare le cui motivazioni sono auto evidenti.
Quale frutta a colazione?
Non ci sono particolari indicazioni sul tipo di frutta per la colazione. Va bene più o meno tutta. Un criterio utile per effettuare la scelta può essere quello legato alle stagioni. In sostanza consumare a colazione frutta di stagione, è razionale ed utile. Gli agrumi, frutta tipicamente invernale, sono ottimi per il loro apporto di vitamina C all’organismo. Quale è il momento migliore per assumere vitamina C se non quello invernale? Sembra quasi che la Natura non elargisca i suoi doni casualmente, ma secondo principi di utilità affatto casuali.
Vi sono diversi modi per assimilare le proprietà benefiche della frutta a colazione. Essa infatti può essere impiegata come ingrediente di preparati gustosi e nutrienti. Lo yogurt naturale e non zuccherato, può essere impiegato per arricchire una colazione a base di frutta. Quest’ultima può essere impiegata, fresca ma anche secca, come componente per torte, pancake e muesli.
Una tecnica particolarmente efficace per indurre i più piccoli ad assumere frutta, è quella di presentarla sotto forma di frullati o smoothie, soddisfando in tal modo anche le aspettative più golose.