Tenere il gatto in casa oppure all’aperto?

Possedere un micio è sinonimo di amore per gli animali ma anche fonte di preoccupazione legata alla scelta di tenere il gatto in casa o meno Photo by Xenia Bogarova on Unsplash

Chi possiede o ha posseduto un micio è ben consapevole del dilemma legato alla scelta di tenere il gatto in casa  o consentirgli invece di uscire. Questo dilemma può anche essere causa di lunghe discussioni in famiglia, sull’opportunità di permettere all’adorato felino di scorrazzare in libertà. Tale decisione non può prescindere da alcune considerazioni legate alla natura dei gatti e all’ambiente in cui essi vivono.

Siamo consapevoli della natura di un gatto?

Per quanto esso sia coccolone ed affettuoso, chi possiede un gatto non dovrebbe mai dimenticare di essere al cospetto di un felino, sia pure di piccole dimensioni, ossia della più potente famiglia di predatori che domina le terre emerse. Il gatto in casa, pigro e sonnacchioso, all’aperto si trasforma in un impavido predatore, un abile cacciatore a cui difficilmente sfugge la preda; persino crudele all’occorrenza. Permettere al gatto di uscire periodicamente presenta vantaggi e svantaggi. Certamente la forma fisica se ne gioverebbe assai, una micio che corre, salta, caccia e si arrampica dove più gli aggrada, difficilmente assurgerà alle dimensioni dello Stregatto della bella fiaba di Lewis Carroll. Una volta rientrato a casa, allegro e pacificato, si presterà di buon grado a ricevere coccole mentre ronfa beato sul divano accanto a voi.
Per contro un micio che passa molto tempo all’aperto è esposto a una lunga serie di rischi rispetto ai quali la possibilità di ovviare è limitata. Sotto il profilo strettamente igienico-sanitari tenere sempre aggiornate le vaccinazioni e i presidi contro i parassiti, metterà il vostro micio al riparo dalle malattie, ma poco si può fare contro i rischi di aggressioni di altri predatori, soprattutto in campagna, e contro il rischio di avvelenamento.
In città, invece, il pericolo più temuto è senz’altro rappresentato dalle auto. l’impianto di un microchip sottocutaneo vi consentirà di trovare con maggior facilità il vostro micio in caso di smarrimento. Un gatto sterilizzato, perdendo parte della sua aggressività ed essendo poco o punto sensibile al richiamo sessuale, tenderà a rimanere nei paraggi dell’abitazione. Ma ovviamente tale scelta non può che essere demandata alla sensibilità dell’umano che ce l’ha in custodia.   

Tenere il gatto in casa significa metterlo al riparo da tutti i rischi che abbiamo appena esposto, tuttavia costringere un gatto all’inazione, è una pratica problematica anch’essa. Impedire al micio, soprattutto se giovane, di uscire lo espone ad altre patologie tra cui l’obesità, la bulimia, il nervosismo e lo stress. Quest’ultimo può essere la causa scatenante di ulteriori malattie, mentre un gatto nervoso sarà incline a dispetti ed aggressività.

Soluzioni?

Alla luce di quanto osservato è evidente che le scelte da adottare sono legate alle caratteristiche del gatto e dell’ambiente in cui esso vive. In piena campagna sarà difficile tenere un micio in casa, salvo che non decida lui di restarci. Un giardino o un terrazzo opportunamente allestiti a misura di gatto, sarebbero senz’altro un ottimo e rassicurante compromesso, sempre che il felino non venga colto dall’irrefrenabile desiderio di guardare oltre la siepe.
In mancanza di ciò non bisogna disperare. Sfruttando la casa in altezza e permettendo, con una serie di opportuni accorgimenti, al vostro gatto di vagare tra mensole e armadi, inframmezzati da nascondigli, contribuirete senz’altro ad allietargli la permanenza ed amare l’ambiente in cui vive. 

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Roberto S.

Laureato al Dams indirizzo musicale con una tesi di laurea in filosofia della musica, si divide tra la redazione di contenuti promozionali e la programmazione lato web per il mondo Linux e Microsoft. Nel poco tempo libero che gli resta trova anche il modo di suonare il sax.

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